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MRT - MATRIX REGENRATION THERAPY

La matrice extracellulare costituisce il sistema di base dell’organismo

dove avvengono le più importanti reazioni e scambi organici. Rappresenta

il sistema di nutrimento, controllo e gestione di tutte le cellule organiche

oltre che la sede del sistema immunitario. Di conseguenza, le terapie che

mirano ad una profonda efficacia con spostamento da uno stato di

infiammazione o degenerazione verso lo stato di salute, devono

necessariamente agire sulla matrice extracellulare. Consideriamo inoltre

che il sottoprodotto di tutte le attività metaboliche è costituito dalle

scorie che l’organismo deve eliminare perché inutili, se non dannose e

che alle scorie di origine metabolica si aggiungono altre sostanze che

devono essere eliminate, cioè gli agenti inquinanti sempre più diffusi

nell’ambiente e presenti anche negli alimenti, come metalli pesanti,

erbicidi, pesticidi, residui di so- stanze chimiche.

 

Inoltre, l’alimentazione eccessivamente ricca di proteine e l’esposizione ad agenti inquinanti portano sempre più spesso alla saturazione della capacità emuntoria dell’organismo, il quale è costretto ad utilizzare il serbatoio naturale, il tessuto adiposo ed il connettivo (il mesenchima o matrice extracellulare), per depositare temporaneamente le scorie. Se il sovraccarico tossico si protrae eccessivamente, si pro- duce un danno a carico del mesenchima (acidificazione, depolarizzazione delle membrane cellulari, elevata concentrazione di sostanze tossiche) che è alla base di una lunga serie di patologie tipiche dei nostri giorni. L’alterazione della matrice extracellulare ne provoca una limitazione funzionale con conseguenze che possono variare da un leggero stato di stress al blocco totale.

 

Nel trattamento di svariate patologie, dalle patologie reumatiche alla PEF, dall’artrosi alle patologie cutanee, dall’allergia al tumore, è essenziale ripristinare anzitutto la funzionalità della matrice extracellulare prima ancora di intraprendere il trattamento del- la specifica patologia.

Il metodo più valido per ripristinare la funzionalità della matrice extracellulare è costituito dal VEGA MRT, che rigenera la matrice con tre azioni combinate:

- aspirazione con vacuum
- infusione di correnti continue ripolarizzanti

- terapia di informazione con deboli campi elettromagnetici

Con la terapia di rigenerazione mesenchimale si utilizza l’aspirazione con sonda vacuum che, attraverso una depressione creata da una pompa aspirante, richiama dagli strati profondi del mesenchima verso quelli superficiali sangue e linfa contenenti depositi di scorie, tossine e residui metabolici stimolando così un rapido ed efficace smaltimento attraverso il sistema linfatico.

La regolazione della pompa aspirante permette di agire con delicatezza su zone delicate quali le aree cellulitiche ed il viso per le terapie estetiche e di agire con maggiore intensità sulla schiena, addome o arti- colazioni. Per effetto di un’indotta iperemia la zona trattata resta arrossata per almeno 20-30 minuti. Laddove invece si cerchi la massima aspirazione si otterranno rotture di alcuni capillari per ottenere una forte stimolazione del sistema immunitario mediante il principio dell’autoemoterapia. La sonda aspirante che viene fatta scorrere sull’area da trattare funge anche da elettrodo per ulteriori due terapie sinergiche: l’infusione di correnti continue ripolarizzanti ed il passaggio di deboli campi elettromagnetici per la terapia frequenziale d’informazione.

 

Gli effetti ottenuti con l’MRT vanno ben al di là di quelli brevemente descritti più avanti. Ogni trattamento crea una forte stimolazione del sistema immunitario incrementando le capacità del sistema di difesa.

Vengono inoltre intensivamente regolati il rinnovamento del sangue (mediante emolisi di elementi figurati modificati) ed il sistema linfatico.


Grazie infine alla stimolazione indiretta di tutti gli organi interni (attraverso la connessione neurovegetativa delle zone di proiezione di Head) l’MRT genera un netto miglioramento dello stato di salute del paziente con un positivo influsso sull’asse ipotalamo-ipofisi- surrene con conseguente incremento di produzione ACTH e corticosteroidi.

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